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Alcune considerazioni sul rapporto psicobiologico uomo-natura

Alcune considerazioni sul rapporto psicobiologico uomo-natura

La psicosomatica ci fa intravedere che l’interdipendenza tra lo psichico e il corporeo è più profondo di quanto possiamo supporre. La psiche e il corpo appaiono così totalmente interconnessi. […] La nostra esistenza è costituita da continui scambi d’informazioni tra la psiche e il corpo, sia in salute, sia nella malattia. In somma, la psicosomatica sottolinea la dimensione psicobiologica dell’essere umano.” Oggi dovrei aggiungere la dimensione della natura, dicendo che la nostra esistenza è costituita da continui scambi d’informazioni tra psiche, corpo e natura.

Sanificazione del passato, abbattimento di statue e psicosi di massa

L’individuo, come le masse, ha bisogno del permanere dei segni percettivi del passato: uno dei momenti di miglior sollievo nella catarsi analitica è il riconoscimento che determinati “errori” del proprio passato individuale, se osservati e studiati nella giusta prospettiva, sono pur sempre stati dei tentativi neutri che hanno contribuito a renderci come siamo e, insieme a quelli che reputiamo positivi, a mantenerci in vita.

Coronavirus e Psiche: riflessioni finali

Coronavirus e Psiche: riflessioni finali

Per alcuni il coronavirus è stata una benedizione: mandando in frantumi gli schermi protettivi narcisistici che li separavano dall’idea della morte, li ha costretti ad elaborarne l’umana presenza, permettendo l’elaborazione di un passaggio diniegato fin dalla prima infanzia. Mi direte che le immagini delle TV erano piene di morte anche prima del coronavirus, ma era sempre la “morte dell’altro”, guerre lontane, emergenze di altri popoli, crimini di nicchia. Nei numerosi racconti dei sopravvissuti all’epidemia, quelli che sono “risorti” dalle rianimazioni emerge una costante: l’angoscia della visione delle morti degli altri: molti imploravano un paravento per non dover vedere quelle scene.

Coronavirus e terrorismo psicologico

Coronavirus e terrorismo psicologico

Qui mi preme ricordare che si è creata un’ondata di angoscia di morte degna di un conflitto bellico, anzi a dire il vero di gran lunga superiore, poiché prima dei criminali bombardamenti di massa dei civili posti in essere durante l’ultimo conflitto mondiale, le popolazioni lontane dal fronte facevano una vita più o meno normale. Qui il nemico è ovunque, è nell’aria, è in qualsiasi persona: una rupofobia 2  globale è stata indotta nelle masse. I rituali di lavaggio cominciano a divenire ossessivi in molte persone: certo è difficile produrre una nevrosi fobico-ossessiva artificiale, ma slatentizzarla in migliaia di individui predisposti che prima erano in un accettabile equilibrio questo è ben possibile.

Il supporto psicologico in quarantena da Coronavirus

La consulenza e il supporto psicologico fornito da équipe di psicologi specializzati sono rivolti al personale sanitario degli ospedali, dei servizi territoriali e delle RSA, ai malati in ospedale e ai loro familiari, a coloro che hanno vissuto l’esperienza traumatica della perdita dei loro cari, ai malati dimessi e in isolamento domiciliare, ma anche a tutti coloro che stanno vivendo l’esperienza protratta della quarantena, con le incertezze e le preoccupazioni per il futuro. Lo scopo di questo intervento ad ampio raggio è quello di ampliare quella ristretta percentuale di persone (16%), dotata di un grado di equilibrio e di adattabilità che li rende capaci di elaborare le conseguenze traumatiche di questa pandemia.

Coronavirus: fobia, quarantena e tabù del toccare

la necessaria quarantena che costringe all’isolamento interi nuclei familiari che non cessano certo di essere percorsi dalle loro spinte pulsionali, costituisce una sorta di pentola a pressione esplosiva di tali spinte incompatibili con l’Io. Una delle sortite più frequenti è lo slittamento verso l’aggressività di cui assisteremo, una volta esaurite le energie di contenimento razionali egoiche, a possibili esplosioni parossistiche. Un ragionevole allentamento del confinamento domestico esercitato con totale rispetto delle regole di distanziamento di profilassi virale, sarebbe auspicabile.

Arte tra trauma-resilienza e benessere | parte prima

Questo lavoro, in due parti, collega la “creatività al benessere psicobiologico” (www.psicoanalisi.it/tag/benessere-psicobiologico) in quanto “disposizione naturale e universale di energia creatrice”, libera di esprimersi o bloccata da conflitti psichici. Nella seconda parte, tale studio psicoanalitico viene esemplificato attraverso la storia di Artemisia Gentileschi e Charlotte Salomon: due vite e vicende artistiche accomunabili dall’elaborazione di eventi traumatici, violenti e luttuosi e dall’attivazione naturale di risorse resilienti. In Artemisia, la riconciliazione con esperienze traumatiche, la mostra infine come donna appagata e artista affermata; in Charlotte (morta a soli 26 anni ad Auschwitz), la disattivazione di uno stato di sofferenza e il raggiungimento di un certo grado di benessere in campo artistico e nella vita, ne ha comunque tessuto un “incipit di storia nuova”, rispetto al filone familiare suicidario. In chiusura, viene presentato qualche quadro amatoriale, che va nel senso del sopraccitato studio sulla creatività e della rappresentazione di aspetti della relazione inconscia analitica, aspetti tratti dal campo professionale della relatrice. I quadri sono stati esposti nella Mostra Facendo altro (http://www.facendoaltro.it/) e spiegati nell’intervento al Convegno Creatività, arte del vivere (http://www.facendoaltro.it/eventi-iniziative/convegno-creativita-arte-del-vivere/ ).

Alcuni effetti dei vissuti del feto sulla vita adulta – terza parte

Alcuni effetti dei vissuti del feto sulla vita adulta – terza parte

nel corso delle sedute lunghe possiamo ritracciare vissuti fetali memorizzati nell’inconscio. Andare così a fondo nella storia del soggetto non serve solo a chiarire le prime tappe della costituzione dello psichismo. Mettere in luce queste esperienze intra-uterine ha soprattutto un’utilità pratica. Quando si libera l’energia legata a vissuti intra-uterini traumatici, il loro peso diminuisce e certi stati d’angoscia o di depressione possono migliorare. Spesso si liberano allora dei vissuti fetali di benessere e una nuova dinamica psichica s’instaura, che ha buone possibilità di portare a una vita più equilibrata e soddisfacente.

НЕКОТОРЫЕ ПОСЛЕДСТВИЯ ФЕТАЛЬНОГО ОПЫТА ДЛЯ ВЗРОСЛОЙ ЖИЗНИ – ЧАСТЬ III

НЕКОТОРЫЕ ПОСЛЕДСТВИЯ ФЕТАЛЬНОГО ОПЫТА ДЛЯ ВЗРОСЛОЙ ЖИЗНИ – ЧАСТЬ III

nel corso delle sedute lunghe possiamo ritracciare vissuti fetali memorizzati nell’inconscio. Andare così a fondo nella storia del soggetto non serve solo a chiarire le prime tappe della costituzione dello psichismo. Mettere in luce queste esperienze intra-uterine ha soprattutto un’utilità pratica. Quando si libera l’energia legata a vissuti intra-uterini traumatici, il loro peso diminuisce e certi stati d’angoscia o di depressione possono migliorare. Spesso si liberano allora dei vissuti fetali di benessere e una nuova dinamica psichica s’instaura, che ha buone possibilità di portare a una vita più equilibrata e soddisfacente.

НЕКОТОРЫЕ ПОСЛЕДСТВИЯ ФЕТАЛЬНОГО ОПЫТА ДЛЯ ВЗРОСЛОЙ ЖИЗНИ –  ЧАСТЬ I

НЕКОТОРЫЕ ПОСЛЕДСТВИЯ ФЕТАЛЬНОГО ОПЫТА ДЛЯ ВЗРОСЛОЙ ЖИЗНИ – ЧАСТЬ I

ПСИХИКА ПЛОДА (ФЕТАЛЬНЫЙ ПСИХИЗМ) Это название может удивить, потому что и сегодня многие психоаналитики продолжают считать, что разум развивается только после рождения. Поскольку все физиологические потребности плода удовлетворены, есть убеждение, что тот не...

Il concetto di Thanatos da Empedocle a Freud

Con questa interpretazione il Thanatos Freudiano prende la sua vita dal Dio distruttore degli Indiani, e ancor prima dal Dio Rudra dei Veda, il Tremendo, quel Dio tramite la cui Forza il mondo si dissolve per poi rigenerarsi incessantemente, un Dio che, come Freud ha mostrato, è nell’Anima di ognuno di noi. 

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