Tutti gli articoli di Psicoanalisi e Scienza

Principi di una Micropsicoanalisi del XXI secolo

Principi di una Micropsicoanalisi del XXI secolo

Una micropsicoanalisi efficace dovrebbe prendere in considerazione il soggetto in tutte le sue dimensioni. Questo vuol dire considerare come causa determinante non solo i desideri e i fantasmi che popolano l’inconscio del soggetto, così come la sua relazione d’oggetto pulsionale-difensiva. E’ necessario anche vedere come certi elementi della realtà riecheggiano nello psichismo profondo dell’analizzato. In altre parole, bisogna esaminare le risonanze tra il mondo esterno e il mondo interno del soggetto e considerare che entrambi appartengono alla stessa realtà, una realtà in cui le informazioni circolano, modificando la forma e la dinamica di componenti psichici.

СУПЕРВИЗИИ В МИКРОПСИХОАНАЛИЗЕ

                                                  Итальянский Институт Микропсихоанализа в сотрудничестве с Московским Институтом Психоанализа представляет супервизионный курс для практикующих психологов, психотерапевтов и психоаналитиков. Период проведения: с...

Употребление личных и семенных фотографий в микропсихоанализе

Социологические исследования доказали, что каждый человек стремится сохранить фотографии своей жизни, особенно ее счастливых моментов. Дети очень любят рассматривать фотографии с изображением самих себя. Эти фотографии их успокаивают, поскольку дети чувствуют, что они...

Intelligence artificielle – Seconde partie

J’ai évoqué le fait que nous disposons d’atouts pour interagir avec des machines intelligentes. Ils résident dans la structure de notre intelligence qui diffère beaucoup de la leur : nous avons une curiosité intellectuelle – héritée de la sublimation de nos pulsions infantiles – et nous sommes capables de penser de manière associative. Ce mode de penser permet de relier des choses qui semblent ne rien avoir en commun, mais qui ont un lien caché, enraciné dans l’infinité des contenus de l’inconscient. J’ai aussi dit qu’avoir un inconscient peut être une faiblesse au point de vue des opérations rationnelles et mathématiques dans lesquelles les superordinateurs excellent. Toutefois, nous avons aussi une supériorité sur l’intelligence artificielle : nous sommes créatifs. A propos, c’est justement la créativité humaine qui a permis de construire les ordinateurs et de les perfectionner en permanence.

Intelligence artificielle et psychisme – Première partie

C’est précisément le rapport de l’humain à la machine intelligente qui constitue le thème du présent article. Je ne pourrai qu’effleurer le sujet dans ce cadre restreint et tous les types de relation à l’intelligence artificielle ne seront pas abordés. Il y en a cependant un que je traiterai en particulier. Il ressort du titre que j’ai donné à cette première partie : « Robot, gentil robot, dis-moi si tu m’aimes ». Certes, j’ai paraphrasé une phrase du conte, mais je l’ai modifiée. J’ai remplacé la demande narcissique par une demande d’amour. Pour quelle raison ? Parce que cela me paraît bien traduire la discordance qu’il y a dans les rapports entre nous et la machine intelligente.

Intelligenza artificiale e psiche – parte seconda

Come psicoanalisti, psichiatri o psicologi, non avremo mai i mezzi finanziari di Google, Twitter o Facebook. Possiamo però essere dei whistleblowers, degli informatori. Possiamo dire alle persone di non lasciarsi affascinare dagli algoritmi dell’intelligenza artificiale. Spiegare che la felicità che promettono è tutto fumo e niente arrosto, insistendo sul fatto che la nostra realtà psichica e soprattutto la nostra creatività sono dei beni inestimabili. Sarebbe un peccato sacrificarli, cedendo all’incanto delle sirene virtuali.

НАСИЛИЕ В ОТНОШЕНИЯХ ПАРЫ

«Чтобы оставаться на одном месте, нужно все время бежать (т.е. диверсифицироваться)…»   Т. Пиевани (Le Scienze, 2009) Готовя к публикации материал по этой острой теме, я наткнулась на статью 2009-го года, ученого в области эволюционной биологии Тельмо Пиевани,...

La violenza nella relazione di coppia

I tipi di violenza più facilmente identificabili sono:
Violenza fisica: passaggio all’atto di un impulso aggressivo etero-diretto.
Violenza sessuale: passaggio all’atto di un desiderio sessuale attraverso la costrizione, le minacce i ricatti.
Ci sono altre manifestazioni della violenza, apparentemente meno evidenti come:
La violenza economica: consiste in comportamenti basati sempre sul controllo, tra cui è bene citare: limitare o negare l’accesso alle finanze familiari; occultare l’informazione sulla situazione patrimoniale e le disponibilità finanziarie della famiglia; vietare, ostacolare o boicottare il lavoro fuori casa.
La violenza psicologica li unifica tutti ed è presente in tutte le relazioni conflittuali. Si tratta di quell’insieme di insulti, minacce verbali, intimidazioni, denigrazioni, svalutazioni, che il soggetto esprime nei confronti del proprio partner. Essa si manifesta anche attraverso le interminabili battaglie legali, in cui la coppia genitoriale si contende i figli, utilizzati come mero strumento di contrasto ed aggressività reciproca.

La relazione di coppia a orientamento sinergico (parte terza)

Capita che una relazione di coppia sia avvelenata da momenti di aggressività sottile tra i partner. Questo succede ugualmente tra persone che stanno bene insieme. Anche se ciò può sembrare anodino, questo fenomeno può mettere in pericolo sia la sopravvivenza della coppia che il suo benessere. Attraverso questo articolo, desideriamo richiamare l’attenzione su questa forma di aggressività poco visibile. Ne forniremo qualche chiave, tratta dalla nostra esperienza di analisti, per dare un’idea dell’origine di tale forma di aggressività e di alcuni suoi effetti deleteri.

La relation de couple orientée vers la synergie (1)

Il arrive qu’une relation de couple soit envenimée par des moments d’agressivité subtile entre les partenaires. Cela survient également avec personnes qui sont bien ensemble. Même s’il paraît anodin, ce phénomène peut mettre en péril autant la survie du couple que son bien-être. Par cet article, nous souhaitons attirer l’attention sur cette forme d’agressivité peu visible. Nous donnerons quelques clés, fournies par notre expérience d’analystes, permettant de se faire  une idée de son origine et de certains effets délétères qu’elle peut avoir.

La relazione di coppia a orientamento sinergico (parte prima)

Capita che una relazione di coppia sia avvelenata da momenti di aggressività sottile tra i partner. Questo succede ugualmente tra persone che stanno bene insieme. Anche se ciò può sembrare anodino, questo fenomeno può mettere in pericolo sia la sopravvivenza della coppia che il suo benessere. Attraverso questo articolo, desideriamo richiamare l’attenzione su questa forma di aggressività poco visibile. Ne forniremo qualche chiave, tratta dalla nostra esperienza di analisti, per dare un’idea dell’origine di tale forma di aggressività e di alcuni suoi effetti deleteri.

Необъяснимое поведение подростка, как проявление филогенетического Образа

Н. Пелуффо Статья опубликована на итальянском языке в журнале ИИМ н. 10 перевод с итальянского - Елены Шишкины научный и лингвистический редактор - Бруна Марци Мне хотелось бы начать этот доклад с размышления над значением пословицы – «Nemo profeta in patria» [«Нет...

ОБРАЗ ТЕЛА В ПОДРОСТКОВОМ ВОЗРАСТЕ

Мануэла Тартари Доклад представлен на Конгрессе по подростковому возрасту Le incognite dello sviluppo В городе Аоста – Италия 12-13 октября 2001 Опубликован в Журнале ИИМ н. 31-32 Tirrenia Stampatori – TO перевод с итальянского - Елены Шишкины научный и...

Lo scientismo come nuova religione

La scienza sta perdendo definitivamente il proprio connotato originario di ricerca del sapere, attraverso l’esercizio costante del dubbio, per assumere ai nostri giorni i tratti dogmatici di una religione. Un sistema accreditato di enti e istituzioni definisce l’orientamento dottrinario da adottare nei diversi ambiti del mondo scientifico e, con un atteggiamento settario, ostacola l’accesso a chi non vi aderisce in modo ortodosso. L’appartenenza stessa a tale apparato garantisce prestigio ai suoi membri, a prescindere dall’effettiva validità del loro operato, screditando coloro che non ne fanno parte. All’esercizio del dubbio si sostituisce quello del dogmatismo e della chiusura al dialogo verso chi dissente dalla vulgata scientifica preminente, accreditata dal mondo accademico e amplificata dalla cassa di risonanza dei media, che esercitano un enorme potere persuasivo sull’opinione pubblica.

Tale pratica si sta diffondendo in tutti i campi, dall’economia – che pure appartiene alle scienze sociali – alla medicina, in un momento storico in cui l’attenzione per la salute ha raggiunto livelli quasi ossessivi. Nonostante siano stati più volte smentiti nelle loro affermazioni dalla realtà e dai continui cambiamenti in corso, le dichiarazione divulgate da alcuni virologi attraverso le reti televisivi e i principali organi di stampa esercitano una vigorosa fascinazione sulla popolazione, che si affida a essi come ai detentori di una verità assoluta, capace di placare il sentimento d’angoscia generato da una situazione inedita e sconosciuta. Sta prendendo così forma una nuova creatura, la religione scientista, che risponde al bisogno umano di protezione e ai criteri di dogmaticità di una comunità scientifica che rincorre illusoriamente il progresso e non accetta l’intralcio di posizioni eterodosse.

Sanificazione del passato, abbattimento di statue e psicosi di massa

L’individuo, come le masse, ha bisogno del permanere dei segni percettivi del passato: uno dei momenti di miglior sollievo nella catarsi analitica è il riconoscimento che determinati “errori” del proprio passato individuale, se osservati e studiati nella giusta prospettiva, sono pur sempre stati dei tentativi neutri che hanno contribuito a renderci come siamo e, insieme a quelli che reputiamo positivi, a mantenerci in vita.

Coronavirus e Psiche: riflessioni finali

Coronavirus e Psiche: riflessioni finali

Per alcuni il coronavirus è stata una benedizione: mandando in frantumi gli schermi protettivi narcisistici che li separavano dall’idea della morte, li ha costretti ad elaborarne l’umana presenza, permettendo l’elaborazione di un passaggio diniegato fin dalla prima infanzia. Mi direte che le immagini delle TV erano piene di morte anche prima del coronavirus, ma era sempre la “morte dell’altro”, guerre lontane, emergenze di altri popoli, crimini di nicchia. Nei numerosi racconti dei sopravvissuti all’epidemia, quelli che sono “risorti” dalle rianimazioni emerge una costante: l’angoscia della visione delle morti degli altri: molti imploravano un paravento per non dover vedere quelle scene.

Coronavirus e terrorismo psicologico

Coronavirus e terrorismo psicologico

Qui mi preme ricordare che si è creata un’ondata di angoscia di morte degna di un conflitto bellico, anzi a dire il vero di gran lunga superiore, poiché prima dei criminali bombardamenti di massa dei civili posti in essere durante l’ultimo conflitto mondiale, le popolazioni lontane dal fronte facevano una vita più o meno normale. Qui il nemico è ovunque, è nell’aria, è in qualsiasi persona: una rupofobia 2  globale è stata indotta nelle masse. I rituali di lavaggio cominciano a divenire ossessivi in molte persone: certo è difficile produrre una nevrosi fobico-ossessiva artificiale, ma slatentizzarla in migliaia di individui predisposti che prima erano in un accettabile equilibrio questo è ben possibile.

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