Uno studio 1 condotto da Jane E. Warren (Imperial College, Londra) ha mostrato che il semplice suono della risata stimola nell’ascoltatore la zona del cervello normalmente attivata quando si ride. Nell’esperimento sono stati fatti ascoltare ai soggetti sia suoni associati ad emozioni piacevoli, come risate o suoni di approvazione (cheering), sia suoni associabili ad emozioni non piacevoli come grida e conati di vomito. L’osservazione del cervello tramite risonanza magnetica funzionale (fMRI) ha mostrato l’attivazione delle aree corrispondenti ai neuroni-specchio nella corteccia premotoria, in misura doppia nel caso delle emozioni positive rispetto a quelle negative.
Secondo la ricercatrice Sophie K. Scott, che ha partecipato allo studio, questi risultati suggeriscono che il meccanismo di attivazione della risata nel cervello umano sia “molto elementare o automatico”; cioè che le persone non siano in grado di controllare l’impulso di ridere o sorridere quando ascoltano suoni correlati a queste azioni. La Scott osserva che nelle situazioni di gruppo si incontrano spesso espressioni sonore come la risata e l’approvazione, e suggerisce che i risultati dello studio possano contribuire alla spiegazione di tale abbondanza.
Precedenti studi avevano mostrato ad esempio che la visione di una persona che ride o sorride produce effetti analoghi nell’osservatore, e che la visione di un’espressione del volto che rappresenta disgusto suscita automaticamente l’attivazione delle aree cerebrali pertinenti. 2
Fonte: nature.com
Note:
1 Warren J. E., et al. Positive Emotions Preferentially Engage an Auditory–Motor “Mirror” System, J. Neurosci. 26 . 13067 – 13075 – 2006.
2 Wicker B., et al. Both of Us Disgusted in My Insula, Neuron, volume 40, Issue 3, 30 October 2003, 655-664.
Federico Spanò, nato nel 1957, diplomato in pianoforte nel 1982, dal 1984 insegnante di Scuola Media, attualmente a Roma. Si occupa di informatica in vari ambiti e per varie applicazioni dal 1985. Dal 1994 ha sviluppato e gestito siti web. Dal 1997 al 2003 ha coordinato le attivita’ multimediali della scuola in cui lavora.