“Ore davanti al computer, seduti a un banco di scuola, alla scrivania, al posto di lavoro. E a fine giornata, doloretti sparsi che inchiodano la schiena, il collo, gli arti. Colpa delle posizioni sbagliate, si dice, del poco movimento, dei gesti ripetitivi. E invece il moderno approccio neurologico ai problemi posturali rivoluziona tutto e chiama in causa anche la psiche rivisitando in chiave scientifica la millenaria medicina orientale.”
Così esordisce Francesco Bollorino del Dipartimento di Scienze Psichiatriche dell’Università di Genova alcuni giorni fa nel dare per via telematica una notizia che io apprendo mentre mi trovo seduto già da alcune ore sulla mia poltrona davanti al computer, e comincio ad avvertire qualche dolorino alla schiena.
Il neurologo Livio Annibaldi – citato da Bollorino – ricorda a quanti non fossero medici che tutte le funzioni dell’organismo si svolgono sotto il controllo del sistema nervoso centrale ed in particolare che i meccanismi più alti di controllo della nostra muscolatura si trovano nella corteccia cerebrale, in una zona chiamata somatosensitiva. Dal momento che tale zona gestisce tutti i meccanismi neuromuscolari e nello stesso tempo controlla e viene influenzata dai meccanismi psichici, la postura è espressione anche dello stato psichico.
La postura – afferma Annibaldi – è la posizione che il corpo assume sia da fermo che in movimento. E’ regolata dal sistema nervoso centrale attraverso meccanismi di controllo in virtù di specifici “programmi”, ed è da questa sede che originano gli squilibri posturali che nel tempo si stabilizzano senza che ce ne accorgiamo, causati da stimoli fisici (come un trauma) ma soprattutto da stimoli emotivi. Gioia, ansia, paura, rabbia, influenzano il tono muscolare che aumenta e poi, finito lo stimolo, diminuisce. Ma se gli stimoli permangono per un certo tempo lo stato di contrattura si stabilizza e può determinare un cambiamento dei programmi di controllo del sistema nervoso centrale.
La nuova postura alterata viene così riconosciuta “normale” dal sistema nervoso centrale e diventa fonte di disturbi. Ma i processi nervosi di controllo – conclude Annibaldi – si modificano ma si possono recuperare, ripristinando in tutto o in parte l’efficienza dei sistemi e degli organi alterati. 1
La notevole capacità di modificare i propri centri in funzione di stimoli che gli giungono dall’ambiente esterno ed interno è un’acquisizione della moderna Neurofisiologia, che ha dimostrato che il SNC è molto più plastico di quanto non si ritenesse in passato. Anche durante una lunga seduta di micropsicoanalisi le verbalizzazioni e le esteriorizzazioni di altro tipo che l’analizzato produce, si accompagnano a variazioni posturali, che l’analista può annotare graficamente, seguendo l’esempio di Nicola Peluffo. In pratica, per mezzo del disegno, l’Autore cerca di tracciare un postrogramma dell’analizzato, che confronterà in un secondo tempo con i dati ricavati dall’uso degli altri supporti tecnici della metodologia micropsicoanalitica. 2
Tra i supporti tecnici, che favoriscono lo studio analitico del materiale cosiddetto documentario dell’analizzato, lo studio del materiale iconografico rende evidenti le modalità di espressione corporea proprie e dei personaggi della ontogenesi e della filogenesi.
Lo studio delle fotografie in micropsicoanalisi prevede un primo momento descrittivo con l’ausilio delle lenti di ingrandimento, seguito da un lavoro associativo. “È possibile così analizzare a fondo la rappresentazione iconica delle posizioni reciproche dei personaggi della fotografia, le espressioni dei loro volti, delle loro mani, è possibile cioè leggere il linguaggio del corpo. La fotografia infatti fissa i movimenti espressivi del protoplasma, cristallizza l’emozione e, quando viene analizzata e studiata con la rigorosità necessaria, veicola l’affetto nelle associazioni (verbali o di altro tipo) attraverso le quali la situazione fotografia è descritta e rivissuta.” 3
Peluffo quindi ha potuto verificare che da un punto di vista posturale vi sono delle forme che mutano e altre che si mantengono, così come avviene per le serie associative e per quelle oniriche. Proprio l’irriducibilità di certe forme potrà fornire secondo Peluffo un’indicazione sull’intima essenza della forma psichica dell’analizzato, cioè di quei dati che avranno una forte probabilità di mantenersi e ripetersi lungo le linee generazionali.
A questo proposito ricordo con estrema nitidezza un episodio legato alla ricerca genealogica di un analizzato che chiamerò Giacomo. 4
Il nostro alcuni anni fa si trovava in un paesino della Campania. Vi era giunto con l’intento di approfondire la conoscenza indiretta di alcuni antenati dei quali aveva pochissime notizie. Di fronte al palazzo municipale incontrò un vigile urbano e gli sembrò la persona giusta alla quale chiedere delle informazioni. Era un uomo alto, robusto, con una struttura fisica simile alla sua ma un po’ più giovane di lui. Immediatamente provò una sensazione di turbamento e stupore: l’interlocutore gli somigliava anche per un certo modo di gesticolare, aveva una “forma” simile alla sua!
Si ricompose abbastanza presto ed, ottenute le notizie desiderate, lo salutò ringraziandolo.
Qualche giorno dopo l’inizio della ricerca che cominciava a dare i suoi frutti, in occasione di una visita ad un gruppo di lontani parenti, Giacomo fece una scoperta sorprendente: il “sosia” faceva parte della sua famiglia!
© Luigi Baldari
Disegni di Nicola Peluffo
Si ringrazia l’Autore per averne consentito la riproduzione
Note:
1 – Metodiche Rinaldi Fontani, on line: www.irf.it.
2 – N. Peluffo, Per un posturogramma della seduta, Bollettino dell’Istituto Italiano di Micropsicoanalisi n.1, Diffusioni grafiche Villanova Monferrato (AL), 1985.
3 – N. Peluffo, Immagine e fotografia, Borla, Roma, 1984.
4 – L. Baldari, Modalità di espressione corporea nelle lunghe sedute di micropsicoanalisi, Convegno nazionale “AI CONFINI DEL REALE. Corporeità nella relazione terapeutica”, Cosenza 27 giugno 1998.
Il Dott. Luigi Baldari vive e lavora a Messina (Italia).
Dirigente medico psichiatra responsabile dell’Unità Operativa Semplice Psicoterapia Studi e Ricerche presso l’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina.
Membro ordinario dell’Istituto Italiano di Micropsicoanalisi e della Società Internazionale di Micropsicoanalisi. Responsabile scientifico e relatore nelle sedici edizioni delle Giornate siciliane di formazione micropsicoanalitica.
Socio ordinario dell’Associazione AION, associazione per la ricerca la formazione e la diffusione della gruppoanalisi e del lavoro analitico nell’istituzione.
Socio individuale COIRAG, confederazione delle organizzazioni italiane per la ricerca analitica di gruppo.
Docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione per il Corso di Laurea Magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Messina.
Docente di Psichiatria del Corso di formazione specifica in Medicina generale presso l’Ordine Provinciale dei Medici di Messina.
Tiene seminari presso la Scuola di specializzazione in Psichiatria dell’Università degli Studi di Palermo.
Ha curato i volumi “Tabù delirio e allucinazione” (2009), “Le prime interazioni madre-bambino” (2011) e “Creatività e clinica” (2013), editi da Alpes
Dr. Luigi Baldari lives and works in Messina (Italy).
Psychiatrist responsible for the Psychotherapy Operating Unit Studies and Research at the Local Health Authority of the province of Messina.
Ordinary member of the Italian Institute of Micropsychoanalysis and of the International Society of Micropsychoanalysis. Scientific coordinator and lecturer in the sixteen editions of the Sicilian Days of micropsychoanalytical training.
Ordinary member of the Association AION, association for research, training and development of group analysis and analytical work in institutions.
Individual member of COIRAG, the Italian confederation for analytical group research.
Developmental and educational psychology professor at the Course for Health Professions of Rehabilitation Sciences at the Faculty of Medicine, University of Messina.
Psychiatry Professor for the General Medicine Training Course at the Local Medical Association of the Province of Messina.
He holds seminars at the School of Specialization in Psychiatry at the University of Palermo.
He edited the volumes “Tabù delirio e allucinazione” (2009), “Le prime interazioni madre-bambino” (2011) and “Creatività e clinica” (2013), published by Alpes.