Ogni giorno siamo bombardati da notizie su fatti di violenza che esprimono l’irriducibilità dell’aggressività umana. Femminicidi, violenze sui minori, si sommano ad aspetti più macroscopici osservabili nelle guerre, negli atti terroristici, fatti in nome di ideali religiosi o per rivendicare presunti diritti di appartenenza territoriale. La finalità di tanta brutalità resta incomprensibile se non facendo riferimento alle componenti inconsce che guidano il comportamento dell’uomo, incessantemente in bilico tra la spinta all’impossessamento, la distruzione, l’annienta- mento e quella ad assumere una posizione di passivo adeguamento e sottomissione. I contributi presentati in questa raccolta sottolineano la funzione di cura della psicoanalisi che, attraverso l’indagine delle origini inconsce dell’aggressività, può favorire la sublimazione e lo sviluppo di modelli più sani di relazione.
Piano dell’Opera:
L’essere umano tra violenza distruttiva e aggressività costruttiva
Dipendenza affettiva e familiare: tra stalking e femminicidio
Miti, stereotipi e realtà nella violenza sessuale femminile
Le conseguenze psicopatologiche della violenza assistita
Da eroi a vittime: professioni sanitarie e aggressività sociale
L’argomento attuale della guerra: riflessioni a partire dai contributi della tradizione psicoanalitica
La pulsione coesiva-divisiva in relazione alla violenza e alla crudeltà
Al di là del senso di colpa: la disposizione alla violenza
Si può parlare di “femminicidio morale” osservando le conseguenze di violenze ordinarie su due ragazze?
Il processo di morte-vita nelle dinamiche dello sviluppo psichico: riflessioni cliniche
Endometriosi, mioma, fibrosi policistica come possibili conseguenze della violenza
Una violenza per esistere – Esemplificazioni
Dentro di noi: la psicoanalisi e le radici del male nell’essere umano
Esperienze negative nel processo psicoanalitico.