Categoria: Daniela Gariglio

La relazione di coppia a orientamento sinergico (parte terza)

Capita che una relazione di coppia sia avvelenata da momenti di aggressività sottile tra i partner. Questo succede ugualmente tra persone che stanno bene insieme. Anche se ciò può sembrare anodino, questo fenomeno può mettere in pericolo sia la sopravvivenza della coppia che il suo benessere. Attraverso questo articolo, desideriamo richiamare l’attenzione su questa forma di aggressività poco visibile. Ne forniremo qualche chiave, tratta dalla nostra esperienza di analisti, per dare un’idea dell’origine di tale forma di aggressività e di alcuni suoi effetti deleteri.

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La relazione di coppia a orientamento sinergico (parte prima)

Capita che una relazione di coppia sia avvelenata da momenti di aggressività sottile tra i partner. Questo succede ugualmente tra persone che stanno bene insieme. Anche se ciò può sembrare anodino, questo fenomeno può mettere in pericolo sia la sopravvivenza della coppia che il suo benessere. Attraverso questo articolo, desideriamo richiamare l’attenzione su questa forma di aggressività poco visibile. Ne forniremo qualche chiave, tratta dalla nostra esperienza di analisti, per dare un’idea dell’origine di tale forma di aggressività e di alcuni suoi effetti deleteri.

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Arte tra trauma-resilienza e benessere | parte prima

Questo lavoro, in due parti, collega la “creatività al benessere psicobiologico” (www.psicoanalisi.it/tag/benessere-psicobiologico) in quanto “disposizione naturale e universale di energia creatrice”, libera di esprimersi o bloccata da conflitti psichici. Nella seconda parte, tale studio psicoanalitico viene esemplificato attraverso la storia di Artemisia Gentileschi e Charlotte Salomon: due vite e vicende artistiche accomunabili dall’elaborazione di eventi traumatici, violenti e luttuosi e dall’attivazione naturale di risorse resilienti. In Artemisia, la riconciliazione con esperienze traumatiche, la mostra infine come donna appagata e artista affermata; in Charlotte (morta a soli 26 anni ad Auschwitz), la disattivazione di uno stato di sofferenza e il raggiungimento di un certo grado di benessere in campo artistico e nella vita, ne ha comunque tessuto un “incipit di storia nuova”, rispetto al filone familiare suicidario. In chiusura, viene presentato qualche quadro amatoriale, che va nel senso del sopraccitato studio sulla creatività e della rappresentazione di aspetti della relazione inconscia analitica, aspetti tratti dal campo professionale della relatrice. I quadri sono stati esposti nella Mostra Facendo altro (http://www.facendoaltro.it/) e spiegati nell’intervento al Convegno Creatività, arte del vivere (http://www.facendoaltro.it/eventi-iniziative/convegno-creativita-arte-del-vivere/ ).

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