Categoria: Daniel Lysek

Basi fetali della vita psichica

Questo articolo mira a richiamare l’attenzione sul fatto che certe tracce della vita intra-uterina si esprimono in modo fisiologico o patologico nell’adulto.
Oggi sappiamo che il feto prova delle sensazioni e che reagisce a certi stimoli; ci è ormai nota la sua capacità di memorizzare esperienze, così da costituire vissuti, che formano le basi ontogenetiche dell’inconscio. Ben conosciuti sono i vissuti simbiotici la cui riattivazione produce un senso di felicità, di leggerezza e di sicurezza. Partendo dai rivissuti, con la micropsicoanalisi, possiamo anche collegare certe manifestazioni d’angoscia a vissuti fetali di disagio o di rigetto. Così Fanti ha potuto ipotizzare l’esistenza nel feto di vere pulsioni aggressive e sessuali, che si organizzano in uno stadio evolutivo, da lui definito “stadio iniziatico”.
Le tracce della vita psichica del feto si analizzano più facilmente con le sedute lunghe di micropsicoanalisi, ma un tale lavoro è anche possibile in psicoterapia micropsicoanalitica.

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Principi di una Micropsicoanalisi del XXI secolo

Una micropsicoanalisi efficace dovrebbe prendere in considerazione il soggetto in tutte le sue dimensioni. Questo vuol dire considerare come causa determinante non solo i desideri e i fantasmi che popolano l’inconscio del soggetto, così come la sua relazione d’oggetto pulsionale-difensiva. E’ necessario anche vedere come certi elementi della realtà riecheggiano nello psichismo profondo dell’analizzato. In altre parole, bisogna esaminare le risonanze tra il mondo esterno e il mondo interno del soggetto e considerare che entrambi appartengono alla stessa realtà, una realtà in cui le informazioni circolano, modificando la forma e la dinamica di componenti psichici.

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Equilibri e disequilibri psichici in un mondo che cambia

In sintesi, una personalità moderna genera meno sofferenza rispetto alla personalità nevrotica, ma è più dipendente dal mondo esterno. Finché l’esistenza consente un equilibrio psichico, va tutto bene, ma un avvenimento grave nella vita rischia di provocare una caduta. In questo caso potrebbe essere necessario un trattamento, ma questa è un’altra storia.

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Équilibres et déséquilibres psychiques dans un monde en mutation

En résumé, une personnalité moderne engendre moins de souffrances que la personnalité névrotique, mais elle est plus tributaire de l’extérieur. Tant que l’existence permet un équilibre psychique, tout va bien, mais un gros accroc de la vie risque de provoquer une chute. Alors un traitement peut s’avérer nécessaire. Mais ceci est une autre histoire.

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Intelligence artificielle – Seconde partie

J’ai évoqué le fait que nous disposons d’atouts pour interagir avec des machines intelligentes. Ils résident dans la structure de notre intelligence qui diffère beaucoup de la leur : nous avons une curiosité intellectuelle – héritée de la sublimation de nos pulsions infantiles – et nous sommes capables de penser de manière associative. Ce mode de penser permet de relier des choses qui semblent ne rien avoir en commun, mais qui ont un lien caché, enraciné dans l’infinité des contenus de l’inconscient. J’ai aussi dit qu’avoir un inconscient peut être une faiblesse au point de vue des opérations rationnelles et mathématiques dans lesquelles les superordinateurs excellent. Toutefois, nous avons aussi une supériorité sur l’intelligence artificielle : nous sommes créatifs. A propos, c’est justement la créativité humaine qui a permis de construire les ordinateurs et de les perfectionner en permanence.

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Intelligence artificielle et psychisme – Première partie

C’est précisément le rapport de l’humain à la machine intelligente qui constitue le thème du présent article. Je ne pourrai qu’effleurer le sujet dans ce cadre restreint et tous les types de relation à l’intelligence artificielle ne seront pas abordés. Il y en a cependant un que je traiterai en particulier. Il ressort du titre que j’ai donné à cette première partie : « Robot, gentil robot, dis-moi si tu m’aimes ». Certes, j’ai paraphrasé une phrase du conte, mais je l’ai modifiée. J’ai remplacé la demande narcissique par une demande d’amour. Pour quelle raison ? Parce que cela me paraît bien traduire la discordance qu’il y a dans les rapports entre nous et la machine intelligente.

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Intelligenza artificiale e psiche – parte seconda

Come psicoanalisti, psichiatri o psicologi, non avremo mai i mezzi finanziari di Google, Twitter o Facebook. Possiamo però essere dei whistleblowers, degli informatori. Possiamo dire alle persone di non lasciarsi affascinare dagli algoritmi dell’intelligenza artificiale. Spiegare che la felicità che promettono è tutto fumo e niente arrosto, insistendo sul fatto che la nostra realtà psichica e soprattutto la nostra creatività sono dei beni inestimabili. Sarebbe un peccato sacrificarli, cedendo all’incanto delle sirene virtuali.

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