Gli aforismi del Maestro Sigmund Freud

Il Transfert (Traslazione)

(traslazione è il vocabolo italiano scelto dai Curatori delle Opere di Freud)

Aforismi Se ci si inoltra nella teoria della tecnica analitica, si giunge alla conclusione che la traslazione è un requisito necessario. Ci si convince perlomeno che in pratica essa non può essere evitata con alcun mezzo, e che è necessario combattere quest’ultima creazione della malattia come le precedenti

Frammento di un’analisi di isteria (il caso di Dora) – Poscritto,  1901, Opere, Vol. 4


Ogniqualvolta sottoponiamo al trattamento psicoanalitico un soggetto nervoso, compare in lui il sorprendente fenomeno della cosiddetta traslazione, vale a dire egli rivolge sul medico una certa quantità di moti di tenerezza, abbastanza spesso frammisti a ostilità, che non sono fondati su alcun rapporto reale e che non possono che derivare, date le particolarità della loro comparsa, dagli antichi desideri fantastici del malato divenuti inconsci. Quella parte della sua vita emotiva che egli non riesce più a richiamare alla memoria, viene dunque da lui rivissuta nel suo rapporto con il medico ed è solo attraverso codesta reviviscenza nella “traslazione” ch’egli si convince dell’esistenza, nonché della potenza, degli impulsi sessuali inconsci. I sintomi che, per usare un paragone tolto dalla chimica, sono i sedimenti di precedenti esperienze amorose (nel senso più lato), possono sciogliersi soltanto alla temperatura più elevata dell’esperienza di traslazione ed essere trasferiti ad altri prodotti psichici.

Cinque conferenze sulla psicoanalisi (Quinta conferenza)  1909, Opere, Vol. 6


La traslazione si instaura spontaneamente in tutte le relazioni umane, esattamente come nel rapporto tra malato e medico; essa è dovunque l’autentico supporto dell’influsso terapeutico e agisce tanto più vigorosamente quanto meno se ne sospetta la presenza. La psicoanalisi dunque non crea la traslazione, semplicemente la svela alla coscienza e se ne impossessa per guidare i processi psichici verso la meta desiderata

Cinque conferenze sulla psicoanalisi (Quinta conferenza)  1909, Opere, Vol. 6


Quando ci si avvicina a un complesso patogeno, la parte del complesso idonea alla traslazione viene sempre spinta avanti per prima nella coscienza, e difesa con il più grande accanimento

Dinamica della traslazione, Tecnica della psicoanalisi , 1911-12, Opere, Vol. 6


Donde deriva il fatto che la traslazione si presta in modo così eccellente ad essere mezzo della resistenza? Si direbbe che non sia difficile dare la risposta. È chiaro infatti che l’ammissione degli impulsi di desiderio proibiti diventa particolarmente difficile se dev’essere resa dinanzi alla persona alla quale è diretto l’impulso stesso.

Dinamica della traslazione, Tecnica della psicoanalisi , 1911-12, Opere, Vol. 6


Bisogna decidersi a distinguere una traslazione “positiva” da un’altra “negativa”, la traslazione di sentimenti affettuosi da quella di sentimenti ostili, e a trattare separatamente i due tipi di traslazione sul medico. La traslazione positiva si scompone poi a sua volta in traslazione di sentimenti amichevoli o affettuosi, capaci di pervenire alla coscienza, e in traslazione delle propaggini di tali sentimenti nell’inconscio. A proposito di questi ultimi l’analisi dimostra che essi risalgono regolarmente a fonti erotiche, per cui siamo costretti ad ammettere che tutti i rapporti sentimentali di simpatia, amicizia, fiducia e simili, da cui nella nostra vita traiamo vantaggio, per quanto puri e non sensuali possano apparire alla nostra autopercezione conscia, sono geneticamente collegati con la sessualità e si sono sviluppati da brame puramente sessuali attraverso un’attenuazione della meta sessuale. Originariamente non abbiamo conosciuto che oggetti sessuali e la psicoanalisi ci dimostra che anche le persone che nella vita reale ci limitiamo a stimare o ammirare possono continuare ad essere oggetti sessuali per il nostro inconscio.

Dinamica della traslazione, Tecnica della psicoanalisi , 1911-12, Opere, Vol. 6


È innegabile che il controllo dei fenomeni di traslazione crea allo psicoanalista le maggiori difficoltà, ma non bisogna dimenticare che proprio essi ci rendono il servizio inestimabile di rendere attuali e manifesti gli impulsi amorosi, occulti e dimenticati, dei malati. Infatti, checché se ne dica, nessuno può essere battuto in absentiao in effigie.

Dinamica della traslazione, Tecnica della psicoanalisi , 1911-12, Opere, Vol. 6


Abbastanza spesso la traslazione può allontanare da sola i sintomi del male, ma in questo caso solo transitoriamente, fintanto appunto ch’essa stessa persiste. Si tratta in questo caso di un trattamento suggestivo, non di psicoanalisi. Il trattamento merita la denominazione di psicoanalisi solo quando l’intensità della traslazione è impiegata per vincere le resistenze. Solo allora diventa impossibile continuare a star male, anche se la traslazione è stata di nuovo sciolta, così com’è suo destino.

Nuovi consigli sulla tecnica  della psicoanalisi, Inizio del trattamento , 1913-14, Opere, Vol. 7


La traslazione crea … una provincia intermedia fra la malattia e la vita, attraverso la quale è possibile il passaggio dalla prima alla seconda

Nuovi consigli sulla tecnica  della psicoanalisi, Ricordare, ripetere, elaborare , 1913-14, Opere, Vol. 7


Ci si guardi bene dal respingere la traslazione amorosa, dallo scacciarla, dal dissuaderne la paziente; e ci si astenga altrettanto fermamente dal ricambiarla in qualunque modo. Si tenga in pugno la traslazione amorosa, ma la si tratti come qualche cosa di irreale, come una situazione che deve verificarsi durante la cura e va fatta risalire alle sue cause inconsce, aiutando in tal modo a ricondurre alla coscienza e quindi al controllo della paziente gli elementi latenti della sua vita amorosa

Nuovi consigli sulla tecnica  della psicoanalisi, Osservazioni sull’amore di traslazione , 1913-14, Opere, Vol. 7


A conclusione di una cura analitica, la traslazione stessa deve essere demolita, e se a questo punto il successo subentra o si rivela duraturo, esso non è basato sulla suggestione, bensì sul fatto (realizzatosi con il suo aiuto) di aver superato le resistenze interne, sul cambiamento interno provocato nel paziente.

Introduzione alla psicoanalisi, Lezione 28 – la terapia analitica, 1915-17, Opere, Vol. 7